Blog Post, News / agricoltura, aree rurali, psr / dicembre 1, 2017

Premio per attività non agricole – PSR Calabria

Lo sviluppo sociale ed economico delle aree interne, tra cui quelle rurali, del nostro paese è ormai diventata condizione necessaria per dare nuovo impulso in termini di ricchezza ai territori, per preservarli dai rischi connessi allo spopolamento ed evitarne il completo abbandono. Tuttavia, l’incremento dell’interesse nei confronti delle professioni e dei mestieri legati al settore agricolo da parte delle nuove generazioni è un segnale positivo che porta a considerare come raggiungibili tali obiettivi.

Attorno alla produzione e trasformazione dei prodotti agricoli, seppure centrale nei sistemi rurali, esistono una serie di attività che possono essere sviluppate, ad esempio, a valorizzazione del contesto e del tessuto sociale, per diffondere e applicare nuove conoscenze riguardanti le produzioni, per ridurre l’impatto ambientale degli scarti della trasformazione delle colture, per istruire sui nuovi strumenti telematici, predisporre ambienti di lavoro condivisi, etc. L’obiettivo di sviluppo per le economie locali e il contrasto alla disoccupazione passano anche attraverso la considerazione della possibilità di avviare questo genere di attività, che in piccoli contesti possono essere tutt’altro che marginali rispetto alla più tradizionale attività agricola.

Anche a livello di orientamento strategico delle politiche dell’Unione Europea, le nuove sfide che si aprono in campo agricolo riguardano:

  • l’approvvigionamento alimentare, per via dell’aumento della popolazione, del cambiamento delle abitudini alimentari, della sicurezza sanitaria;
  • un uso sostenibile delle risorse naturali;
  • lo sviluppo equilibrato dei territori rurali. L’agricoltura è il motore economico della maggior parte delle zone rurali, soprattutto nelle aree meridionali. Per aumentare l’attrattività di queste aree occorre lavorare nella direzione di un miglioramento della qualità della vita.

Il Bando

Nell’ambito del PSR Calabria 2014/20, quindi, la misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese” mira a sostenere la nascita di nuove imprese, lo sviluppo della multifunzionalità delle aziende agricole e la diversificazione delle attività economiche nelle aree rurali.

Nello specifico, l’intervento 6.2.1 “Aiuto all’avviamento per nuove attività non agricole nelle aree rurali” sostiene l’avvio di nuove imprese innovative nell’ambito delle attività economiche extra-agricole che si insediano nelle aree rurali della Regione, contribuendo a incentivare la nuova occupazione qualificata nelle aree ad economia più debole, premiando l’utilizzo delle tecnologie digitali e lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi digitali, ivi inclusi i servizi alla persona.
Il sostegno è concesso sotto forma di premio forfettario per lo start up aziendale.

Beneficiari

1. Agricoltori che avviano nuove attività extra-agricole in aree rurali;
2. Coadiuvanti familiari che diversificano la loro attività avviando nuove attività extra-agricole (il coadiuvante familiare deve esercitare un’attività agricola nell’azienda al momento della presentazione della domanda di sostegno);
3. Microimprese e piccole imprese che avviano nuove attività extra-agricole nelle aree rurali;
4. Persone fisiche che avviano nuove attività extra-agricole nelle aree rurali.

Condizioni di ammissibilità

Il proponente che presenta una domanda di sostegno deve possedere i seguenti requisiti:

  • non avere avviato l’attività aziendale al momento della presentazione della domanda;
  • prevedere interventi localizzati nelle aree rurali della Regione Calabria, (aree B, C, e D della classificazione adottata dal PSR Calabria);
  • presentare un Piano di Sviluppo Aziendale esplicativo del piano degli investimenti, organico e funzionale

Requisiti del progetto

Il progetto dovrà essere presentato attraverso un piano aziendale caratterizzato:

  1. a) da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
  2. b) mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, e/o
  3. c) finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, e/o
  4. d) mirato allo sviluppo di servizi alla persona.

L’intervento può interessare le attività di produzione di beni e servizi, nei seguenti settori:

  • ambiente e green economy: attività produttive basate sull’utilizzo dei prodotti forestali, attività di riuso, riduzione degli sprechi e dei consumi energetici e per il riciclo dei materiali e dei prodotti non agricoli;
  • soluzioni innovative per la riduzione degli impatti dei cambiamenti climatici sul territorio: attività produttive finalizzate alla produzione di beni e servizi in grado di ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici (uso dell’acqua, emissioni nell’aria, servizi di monitoraggio del territorio, servizi progettazione climatico-sostenibile);
  • bioeconomia: attività produttive basate sull’utilizzazione sostenibile di risorse naturali rinnovabili e sulla loro trasformazione in beni e servizi finali o intermedi;
  • bioedilizia: attività produttive basate sulla produzione di beni intermedi “ecosostenibili” utilizzati per l’edilizia;
  • servizi TIC: sviluppo di software e servizi digitali, adozione di tecnologie digitali come elemento abilitante di nuovi processi e/o modelli di business in grado di migliorare l’utilizzo delle TIC negli enti pubblici, nelle imprese e nelle famiglie dei territori rurali;
  • servizi sociali: servizi alla persona in grado di rispondere a specifiche esigenze delle popolazioni delle aree meno sviluppate della regione e per proporre nuove soluzioni operative/organizzative nell’erogazione del servizio;
  • artigianato e manifattura innovativi: attività artigianali e manifatturiere finalizzate ad innovare funzioni d’uso dei prodotti, materiali e prodotti.

Premio 

Il premio allo start-up di impresa è fissato in 50.000,00 euro.
Il sostegno è concesso sotto forma di premio forfettario ed è erogato in due rate decrescenti e verrà erogato secondo la seguente modalità:

  • 60% dell’importo, successivamente all’accettazione del sostegno, previa costituzione di polizza fideiussoria, pari al 100% del valore dell’anticipo;
  • 40% dell’importo, a saldo, dopo la verifica della corretta attuazione del piano aziendale.

 

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